Riportiamo le poesie scritte dai ragazzi delle elementari sui temi del lavoro presentate nella speciale sezione della Rassegna di poesia per ragazzi promosso dal Comune di Capannori e il rione Santa Caterina.
COME LE API
Lavorare come le api
vuol dire lavorare insieme.
Ogni ape ha un compito
e tutte insieme fanno un capolavoro:
il miele che sembra oro.
Anche le persone
possono lavorare insieme
e quando a qualcuno viene un’ idea,
diventa una stupenda
collaborazione di allegria.
Classe III B Scuola Primaria di Marlia
FILASTROCCA DEI MESTIERI
Questa è la filastrocca dei molti mestieri
quelli di oggi e quelli di ieri.
C’è chi pianta verdure nell’orto
anche usando un attrezzo storto.
C’è chi studia col PC
e chi guarda un DVD.
C’è chi vende mele e pere
e chi si rade dal barbiere.
C’è chi prepara una buona zuppa
per sfamare tutta la truppa.
C’è chi recita, chi balla
e chi gioca con la palla.
C’è chi insegna nelle scuole
e chi annaffia le aiuole.
Tutti insieme a lavorare
perché bisogna guadagnare.
Ma il mondo si fermerà
se il lavoro finirà.
Classe II C Scuola Primaria di Marlia
L’INFERMIERE
Il mio papà è un infermiere;
di notte cammina in silenzio
lungo il corridoio dell’ospedale
e con tanto coraggio
cerca di sconfiggere il male.
Ascolta sempre la voce dei malati
che confidano le loro paure
ma si sentono meglio
ricevendo le giuste cure.
Poi regala loro un sorriso
e questi ritornano sereni
che gli si legge pure in viso.
Forte il mio papà;
di notte, quando tutto tace,
senza far rumore
porta speranza e tanta pace.
Grazie papà di essere così:
speciale e importante.
Francesco Vetere Classe IV C Scuola Primaria di Marlia
FILASTROCCA DEI MESTIERI
filastrocca dei mestieri
di domani e non di ieri,
ciascun bimbo fa domande
e s’immagina gia’ grande.
Voglio fare il calciatore
per far “gol” a tutte le ore.
Il pilota io faro’
tante coppe vincero’.
Se maestro diverro’
tanti bimbi capiro’.
Prendo i cattivi, saro’ poliziotto
ne arrestero’ almeno otto!
Noi tre cuoche diventeremo
e per tutti cucineremo.
pasticcera io saro’
nuovi dolci inventero’.
io faro’ il portapizza
che in motorino in strada schizza.
parrucchiera ed estetista
apriranno un negozio in vista.
l’ingegnere io faro’
auto e palazzi costruiro’.
se io fossi un falegname
costruirei un gran reame
e io, che saro’ un pittore,
ti aiutero’ con furore.
Classe I A Scuola Primaria di Capannori
L’ACQUA IN UN VULCANO
Trovare un lavoro è come cercare l’acqua in un vulcano.
Alcune persone, con il sudore, hanno trovato la loro goccia.
Alcune persone, con il sudore, non hanno trovato la loro goccia.
Alcune persone non hanno nemmeno provato a scalare la montagna.
Alcune persone hanno gettato al vento le loro opporunità.
Tu non smettere mai di cercare la tua goccia,
non avere paura a scalare il vulcano,
aiutaci a trovare la sorgente.
Gionata Gigli Classe V C Scuola Primaria di Capannori
IL LAVORO : IL SENSO DELLA VITA
Prova a chiudere gli occhi,
prova a pensare:
Quanti guai dobbiamo passare
se senza un lavoro dobbiamo campare?
Una vita di rinunce, di frustrazioni, di sogni nel cassetto,
un futuro incerto, i figli senza un tetto.
E allora muoviamoci,
che aspettiamo?
Bambini impegniamoci!
Costruiamo il nostro futuro piano piano!
La scuola è il nostro lavoro,
è una mappa del tesoro,
usa penna e matita
se vuoi dare un senso alla tua vita!
Davide Gangi Classe V C Scuola Primaria di Capannori
IL MIO MOBILIERE
Il mio mobiliere è un grandissimo uomo
è un uomo che non si stanca mai,
non si stanca di lavorar.
Portatore di abbracci
il mio papà
è un uomo bellissimo hip hip hurrà!
Torna a casa da lavorare
si mette a tavola e vuole subito mangiare
il suo lavoro consiste nell’aiutare
le persone che un mobile voglion trovare.
Ma anche nell’accoppiare
quel legno che un mobile potrà diventare.
Il mio papà un grande potere ha
quello del mobiliere, hip hip hurrà!
Chiara Napoli classe V Scuola Primaria di Guamo
secondarie
LAVORO
E senza esso non andava,
un po’ il carretto si ribaltava
ma se lo faccio con impegno,
forse un premio me lo merito.
E ci passo giorni e giorni;
ma è così che deve andare,
io devo camminare.
E’ mio diritto.
Io devo lavorare.
Petra Giorgi classe I D Scuola secondaria di primo grado di Lammari
IL LAVORO NEI CAMPI
La terra prende colore,
si apre alla luce dell’alba.
Rivede nel lento passare del tempo
i visi tagliati e le mani consunte,
di chi l’amaro prezzo del pane conosce.
Semina la sua favola antica
di umana rinuncia
e per ogni goccia di sudore che bagna la terra
cresce una spiga di grano.
Matteo Giomi Classe III C Scuola Secondaria di I grado di Camigliano
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