da Perugia ad Assisi, Domenica 7 ottobre 2018
Riprendiamo il cammino, verso la prossima Marcia per la pace, rinnovandone il senso e l’impegno individuale e collettivo. Stiamo correndo il rischio di lasciare alle future generazioni un mondo peggiore di quello che ci è stato consegnato: l’aria che respiriamo è malata, le crisi economiche generano paure, xenofobia e razzismo, il controllo delle risorse energetiche e naturali genera nuove guerre, il profitto di pochi genera la povertà dei molti, la democrazia viene umiliata e corrotta dalla finanza speculativa e dalle mafie, il lavoro perde la sua dimensione sociale, aumenta la produzione di armi e l’insicurezza. Il primo passo da fare, un impegno che chiediamo a noi stessi e alla politica, è quello di:
− tagliare le spese militari (nel 2018 si raggiungerà la cifra record di 25 miliardi) per finanziare in alternativa le politiche di pace;
− la piena attuazione della L. 185/90 sul commercio e le esportazioni di armamenti, con particolare attenzione ai nostri rapporti con Paesi in stato di conflitto.
Oggi chiediamo all’Italia la ratifica del trattato per la messa al bando delle armi nucleari, adottato quest’anno dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite su spinta della società civile mondiale, che entrerà in vigore solo dopo essere stato ratificato da 50 paesi. L’importante riconoscimento del Premio Nobel alla campagna ICAN per l’abolizione degli ordigni atomici rafforza questa priorità su un piano globale, oltre a stigmatizzare la presenza di testate nucleari sul nostro territorio nazionale
Oggi chiediamo all’Italia di impegnarsi attraverso la cooperazione bilaterale ed in sede europea ed internazionale, per l’apertura di corridoi umanitari, garantendo sicurezza e legalità a chi fugge dalla guerra e dalla fame e creando una rete di città rifugio per i difensori dei diritti umani. Chiediamo all’Europa di abbattere i muri ed essere luogo ospitale per un comune futuro
Oggi chiediamo all’Italia di dotarsi di un sistema di Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta, con un suo Istituto di Ricerca su Pace e disarmo, che agisca in Italia e all’estero tramite Corpi Civili di Pace, come previsto nella proposta di legge presentata dalla campagna “Un’altra difesa è possibile”
Per informazioni e documenti:
http://www.retedellapace.it/wp-content/uploads/2018/03/RdP_I_nostri_Impegni_Marcia18-finale.pdf
http://www.retedellapace.it/wp-content/uploads/2018/03/VersolaPerugiAssisi2018.pdf
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